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1)ELIMINARE
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Perchè eliminare i partiti che sono l'espressione più
democratica diffusa in tutto il mondo specialmente il primo, più
avanzato in tutti i sensi? Perchè sono la direzione politica di
una nuova classe sociale dominante, formata appunto dai politici
in primo luogo, dai funzionari di Stato, da chiunque tragga un
guadagno economico extra stipendio e/o di privilegio per il posto
che occupa nell'apparato statale oppure per i suoi rapporti di
affari e non con chi gestisce la cosa pubblica. Fin che ci
saranno gruppi di persone che formano una parte, da qui appunto
"Partiti", avremo sempre un interesse comune per più
persone automaticamente a danno di altre. Ma se facciamo in modo
che ogni singolo cittadino decida ogni scelta autonomamente con
un valore decisionale uguale per tutti, sarà praticamente
impossibile che qualcuno possa imbrogliare.
Eliminando i partiti si distrugge la classe
burocratica da essi nata e consolidata in forma oppressiva. Nuova
classe padrona, destinataria della ricchezza collettiva,
detentrice del potere ancora una volta sottratto al popolo. Una
nuova forma di dominio, mascherata da una falsa democrazia ben
congegnata con la Costituzione. Il mondo solo oggi si accorge
dell'esistenza di questa classe sociale, e di questo dobbiamo
ringraziare la caduta del muro di Berlino nell'89. Ma c'è chi
fin nel lontano 1938 capì la natura perversa del cosidetto
"Socialismo Reale" sovietico, vero esempio di
degenerazione politica, ravvisando in forma molto meno
totalitaria, per fortuna, la stessa oligarchica dittatura nel
mondo capitalista. Naturalmente i burocrati nostrani predicano
l'attuale sistema come unico garante della libertà, paventano il
pluralismo attraveso i partiti, e si guardano bene dallo spiegare
che si tratta di un regime gestito da una solo forza politica, ne
più ne meno come nell'ex Unione Sovietica, con conseguenze meno
tragiche trattandosi di due realtà completamente diverse.
I partiti dovrebbero essere l'espressione di
una idea politica che accomuna un numero di persone più o meno
grande, tutte con la stessa linea di pensiero, con l'obbiettivo
di raccogliere e mettere in atto la volontà di chi li vota. In
teoria dovrebbe essere un sistema razionale, semplice e
democratico per accentrare in pochi la decisone di molti. Nella
pratica si è rivelato ben diverso. La realtà quotidiana ci
mostra una classe politica largamente coinvolta in affari
disonesti di ogni genere in tutti i settori della pubblica
amministrazione. Diversamente non può essere alla luce delle
esperienze storiche. Da quando l'uomo si costruisce una
organizzazione sociale abbiamo sempre assistito al dominio di una
piccola parte della popolazione privilegiata sulla maggioranza
piu debole, sfruttata, ingannata ed oppressa. Ancora oggi si
pensa di cambiare questa situazione propagandando la questione
morale volendo far credere con ciò di far fare l'interesse della
collettività ad una piccola parte di essa disposta a
sacrificarsi per tutti. Parole, solo belle parole per impedire i
fatti, nell'intento di mantenere le cose così come stanno a
salvaguardia dei propri privilegi di classe. Ancora oggi si pensa
di risolvere il problema del buon governo cambiando gli uomini al
potere, nascondendo di proposito la soluzione giusta che sta nel
metodo cioè nel sistema e non nelle persone. Proprio per salvare
la struttura partitocratica che finalmente dà segni di
sbandamento sotto i colpi di una parte della magistratura, in
vena di protagonismo, in lotta interna con altra parte da sempre
intrallazzata ai politici.
L'oligarchia dei partiti è la stessa di
quello unico dei sistemi totalitari, è solo una forma piu
complessa e meno dispotica ma che accomuna gli stessi interessi
formando quindi sempre un partito unico. La torta verrà divisa
fra le diverse forze politiche a seconda delle preferenze
ottenute con le elezioni, e qui sta la guerra intestina per
mangiarsi la fetta maggiore, ma i molteplici privilegi rimangono
circoscritti a tutta la classe burocratica, a tutti i partiti nel
loro insieme.
Ora se riusciamo a trovare il metodo per
consegnare nelle mani della gente, di tutti i cittadini
maggiorenni, il potere decisivo con un semplice voto, avremo
creato la vera democrazia lungamente attesa dalle masse e
ingannevolmente fatta balenare dalle minoranze privilegiate
dominanti. Un potere decisivo pressochè totale, frutto della
intelligenza di tutti quindi non superabile per perfezione e
messo in esecuzione da tecnici competenti controllati giorno dopo
giorno da tutti.
La delega che ogni elettore dà al partito
votato alle elezioni non serve assolutamente a niente se non a
mascherare una finta democrazia. Quel voto verrà usato solamente
per dare più potere di intrallazzo a chi l'ha ricevuto, tanto è
vero che viene comperato dall'eletto in cambio di favoritismi
particolari e venduto dagli elettori sempre per lo stesso motivo,
a danno irreversibile dello Stato e quindi di tutti. E' veramente
stupefacente come la popolazione italiana, e non solo quella,
vada in massa ai seggi elettorali quasi tutti gli anni senza mai
dare segni di rifiuto politico.Ancora crede che il suo voto abbia
un significato solo perchè i candidati si presentano sotto
diversi simboli e colori, dando in teoria una possibilità di
scelta, in pratica beneficiando di un avvallo che li rende
legittimi difronte alla comunità internazionale. Infatti proprio
su questo punto la concordia è totale e unanime la
sollecitazione al voto. I burocrati per continuare a sopravvivere
hanno bisogno di una cosa sola dal resto della popolazione:
dell'avvallo del sistema. E a questo solo serve il voto attuale,
a nient'altro. Se dopo la Seconda Guerra Mondiale (a prescindere
dal fatto che i vincitori si sono spartiti il mondo a loro
piacimento) gli Italiani avessero dato la maggioranza al PCd'I,
ora ci troveremmo pressapoco nella medesima situazione dei Paesi
dell'Est Europeo, quindi qualche differenza c'è tra il votare in
un modo invece che nell'altro, ma sempre sotto il giogo della
classe burocratica.
Quello che si sente ripetere da tutti, nessuno
escluso, anche dagli stessi "riformisti", è che il
sistema dei partiti deve continuare ad esistere perchè unico
garante della democrazia e del pluralismo, e guai a chi si sogna
di cercare qualcosa di veramente diverso, che affronti il
problema in modo realmente riformatore, per cambiare
drasticamente. E' fuori discussione qualsiasi metodo che cancelli
per sempre la partitocrazia, "aldifuori di essa c'è solo il
vuoto politico con conseguenze pericolose". Chi scrive è
convinto che il vuoto politico c'è da sempre fin che la politica
rimane nelle mani di pochi "eletti" e le masse ne sono
escluse. Ed è pure convinto che questo viene ripetuto da tutti
gli appartenenti alla nomenklatura perchè è loro esclusivo
interesse, ma volendo essere fiduciosi in almeno qualcuno di
questi signori può anche pensare che ci sia della cecità
politica, magari dovuta a preconcetti o schemi fissi. Ma perchè
è così sacrilego cercare una Nuova Via? Nuova con la enne
maiuscola! E cercarla tutti assieme in modo costruttivo senza
lotte di parte o mire ambiziose, per forza escluse venendo a
mancare la leadership di chiunque. Quello che qui si vuole
costruire toglie esso stesso la possibilità a chiunque di
emergere politicamente sugli altri. L'intelligenza di tutti alla
portata della collettività, senza distinzioni di classi, caste,
religioni, lobby, ecc. E' un momento magico quello che l'umanità
sta vivendo. Alle soglie del 2000 abbiamo l'occasione per
partorire il vero Socialismo Reale, cosa impossibile in passato
per un motivo primario puramente tecnico. L'importante è non
ritardare l'evoluzione della organizzazione sociale per interessi
di parte e di chiesa. Dopo tutto cosa costa provare il Nuovo
eliminando il vecchio solo dopo averne constatato l'inutilità?
Costa solo a chi ha qualcosa da perdere che altri non hanno, a
riprova della disparità sociale. Con le vie di mezzo tanto care
ai nostri politicanti di partito, non si fa che pasticciare
imbrogli dagli esiti ancora piu fallimentari delle vecchie
ideologie. Ci vuole il coraggio di farla finita una volta per
tutte con il vecchio sistema. Coraggio nemmeno tanto difficile da
ottenere visto che il rinnovamento può essere graduale e di
tutti la partecipazione. Autogestirsi nel pubblico come già
succede nel privato non può che portare agli ottimi risultati
che l'interesse individuale radicato nell'animo umano consegue da
sempre. Pur essendo egoistico l'operato in ogni persona,
l'apporto del singolo si rovescerebbe a vantaggio della comunità
quando ogni unità ha medesimo valore di potere. Con la
telematica si appiattisce tutto, tutti i cittadini hanno la
stessa quantità di potere, le medesime possibilità
d'intervento, ma ognuno semina quanto in lui possibile e
raccoglie quello che la collettività nel suo insieme ha
prodotto. Ecco il mezzo puramente tecnico che ci mancava per
mettere in pratica un nuovo sistema di gestione pubblica. Qui si
che si parla di Nuovo, di rivoluzionario pacifico. I partiti
nuovi oppure i vecchi "rimodernati" non risolveranno
mai il problema di fondo, non potranno mai operare nell'interesse
della comunità, perchè sono una parte, una minoranza obbligata
a seguire il proprio ego che produce vantaggi personali e/o di
classe. Oggi, dopo i noti fatti di cronaca nera che hanno
coinvolto la dirigenza politica, si assiste ad un curioso
fenomeno finalizzato sempre alla salvezza della Classe
Burocratica. Essendosi creata una difficile situazione alla
vecchia partitocrazia non più affidabile e rispettabile per le
note vicende giudiziarie, un'altra parte di questa Classe
Burocratica ha provveduto ad occupare il posto di direzione
politica: precisamente quella della grande impresa, da sempre
intrallazzata con i politici ma ora "scesa in campo".
Il signor Berlusconi non è altro che il sostituto di Craxi col
quale ha sempre fatto affari e del quale ha preso il posto. Tutto
questo naturalmente grazie al voto degli Italiani che vedono nel
grande ed infallibile capitano d'azienda la speranza di un futuro
facile e sempre piu consumistico. Ma se non si cambia sistema non
c'è Berlusconi che ci salva, anzi si peggiora a lungo termine,
sempre che a breve i capricci dell'economia ci diano qualche
boccata d'ossigeno. L'Ancien Regime tuttora al potere nonostante
"la Seconda Repubblica" è ormai marcio fradicio e non
potrà mai in nessun modo risolvere i gravi problemi sociali. I
conflitti economico-sociali saranno sempre più numerosi e gravi
in Italia e nel mondo. I paesi poveri bisognosi del minimo non
potranno trovare soluzione ai loro immensi problemi fintanto che
il mondo ricco non l'avrà trovata ai suoi. O ci si rende conto
che è giunto il momento di cambiare l'ordine mondiale con un
metodo veramente egualitario o si va incontro alla precipitazione
degli eventi con conseguenze facilmente immaginabili. Ed è solo
questione di volerlo, di rinunciare prima che sia troppo tardi ai
privilegi di classe. La Rivoluzione Francese insegna. Non
vorremmo che la Storia si ripetesse dopo duecento anni; allora ci
si liberò dal dominio dell'Aristocrazia e del Clero, oggi ci si
deve riscattare da quello che fu creato proprio a quei tempi: i
Rappresentanti del popolo. Senza volerlo (forse) gli uomini
illuminati della fine del 700 distrussero una classe sociale per
inventarne un'altra meno palpabile e ben piu difficile da
intravvedere agli occhi delle masse, tuttora rese cieche dalla
propaganda di Stato e non (vedi Fininvest) e dal relativo
lavaggio del cervello.
Ottorino Rizzi 1992 e successivi.
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